ABOLIRE LA CACCIA AI GATTI RANDAGI

 

FIRMA LA PETIZIONE PER ABOLIRE LA CACCIA AI GATTI RANDAGI A LIVELLO FEDERALE
http://www.soschats.org/documents_temp/Petition_LC_italien.pdf



Settembre 2012

Il 1. settembre 2012, si è aperta in Ticino la stagione venatoria: risparmiato il gatto domestico inselvatichito. Paura tra gli abitanti per la riduzione della distanza dall’abitato, in cui è possibile sparare, portata a soli 50 m.

È notizia recente che da quest’anno, con modifica dell’Ordinanza sulla caccia (11.07.2012), è fatto divieto di cacciare il gatto domestico inselvatichito. Il gatto randagio perciò è tolto dalla lista delle specie cacciabili. È senza dubbio una notizia positiva (anche per i gatti padronali sprovvisti di collarino!) ma evidentemente c’è ancora tanto da fare per cambiare questa cultura della soppressione che trova nella possibilità di abbattimento con l’uso di armi da fuoco,  sempre una possibilità applicabile, anche nel nostro Cantone. Infatti, se è cambiata l’Ordinanza (art. 25) non è affatto cambiata la Legge sulla caccia che annovera ancora l’art. 27 la possibilità che “il Consiglio di Stato emana le norme per l’abbattimento e la cattura dei cani, gatti randagi, nonché di altri animali domestici inselvatichiti”.

Da un articolo recentemente apparso sul quotidiano La Regione (30.07.2012) scopriamo inoltre dall’Ufficio caccia e pesca che, all’anno in Ticino, venivano uccisi a fucilate una decina di gatti (!). Un assurdo nell’assurdo! Al di là del metodo cruento, è anche un assurdo per lo scopo finale: come può mai incidere sulla quantità di gatti abbandonati uccidere  10 gatti all’anno a fronte delle centinaia e centinaia che sono presenti e che si riproducono sul territorio? Evidentemente lo scopo di questo genere di azione non era quello di contenere il proliferare dei randagi. Quindi di cosa si trattava, di far felice qualche cacciatore con la voglia di polenta e gatto? Non è dato sapere. Di certo quello che sappiamo noi, a fronte delle tante campagne di sterilizzazione (concrete, risolutive, etiche), queste azioni di contenimento tramite fucilata o cattura e iniezione, sono state e continuano ad essere un fallimento totale. Forse da qui la decisione di toglierli dalle specie cacciabili. Il divieto di caccia al gatto randagio perciò è sicuramente una notizia positiva e un passo avanti nella nostra lotta per vedere riconosciuto il “randagio” come un soggetto avente diritto all’esistenza e non solo (e ancora) come un fastidio di cui disfarsi con ogni mezzo possibile.

Un pensiero lo vogliamo rivolgere a tutti quegli animali che non hanno la possibilità di essere tolti dalla lista delle specie cacciabili (saremo d’accordo con la caccia solo quando anche gli animali potranno imbracciare il fucile) ma anche per tutti gli altri animali non cacciabili che pagano un prezzo pesantissimo e mai riconosciuto, per il divertimento di un ristretto numero di persone che si sente realizzato ad ammazzare animali inermi. Conosci il costo inestimabile che l’ambiente e tutti gli esseri viventi pagano per il divertimento di pochi. http://www.cacciailcacciatore.org/download/dossier_ecosistemi.pdf

 

Settembre 2011

La caccia ai randagi in Svizzera: qualche chiarimento e cosa vale davvero la pena di fare per cambiare le cose

Da giorni siamo confrontati con mail di richiesta d'informazioni riguardo la possibilità che in Svizzera si possa continuare a cacciare i randagi, in risposta al risultato della petizione di SOS-CHATS che anche noi abbiamo appoggiato e alla relativa mozione Barthassart. Il problema reale in Svizzera è la totale mancanza di lungimiranza delle autorità competenti nel gestire i problemi legati al randagismo felino. La petizione chiedeva che si eliminasse la norma che autorizza la caccia ai randagi (art. 5  della Legge RS 922.0 - Legge federale su la caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici-  attualmente in revisione). Il Governo Federale, nonostante le oltre 13'000 mila firme raccolte, ha deciso di non dare seguito a questa richiesta adducendo il fatto che spetta ai singoli Cantoni ordinare la soppressione dei felini randagi e che questo tipo di azioni venatorie non è frequente.

Il fatto che però ci sia questa norma, non significa che in Svizzera ci sia una diffusa caccia ai randagi: la legge certo lo consente, ma ci sono anche delle norme che regolano la caccia all'interno dei centri abitati, fatto che tuttavia ovviamente non diminuisce la gravità morale di questa normativa (e della caccia in generale). Per contro non esiste alcun censimento dei gatti randagi e non sappiamo quanto in realtà questo modus operandi di contenimento del randagismo sia effettivamente utilizzato e quanti siano gli animali uccisi in questo modo (se ne contavano 7 nel 2009 e 4 nel 2008 nel Canton Vaud, ma poco o nulla si sa su cosa avvenga in altri Cantoni).

In Ticino noi, insieme al gruppo che abbiamo creato per affrontare concretamente la questione del randagismo felino, stiamo lavorando con alcuni singoli comuni per gestire le colonie di randagi, sterilizzare i mici, rilasciarli sul territorio e monitorarli. È un lavoro immane anche perché non abbiamo il sostegno finanziario da parte del Cantone per cui tutto è fatto a nostre spese e con lavoro volontario per quanto riguarda le catture e la gestione delle colonie. A livello locale è più “semplice” lavorare e creare singoli contatti con le autorità comunali e ci sono sempre più comuni che accettano di non più sopprimere per promuovere campagne di sterilizzazione con ritorno sul territorio dei mici non adottabili. La nostra è una soluzione concreta ed etica che sta salvando tantissimi animali e rappresenta una soluzione duratura per risolvere questa questione, che potrebbe fare scuola anche in altri Cantoni se si creassero delle realtà come la nostra che cerca di risolvere la questione senza uccisioni.

È bene però che si sappia che, contrariamente a quanto si possa pensare, qui in Svizzera l'eutanasia degli animali è legale e per praticarla non c’è bisogno di una particolare giustificazione, siano essi randagi o domestici ed è anche per questo che rispetto ad altri Paesi non siamo confrontati con canili o gattili strapieni. Più che la caccia quindi si praticano le iniezioni, per questo noi insistiamo molto sulla diffusione del messaggio della sterilizzazione e siamo contrari ai continui traffici di animali randagi dai paesi confinanti che arrivano in Svizzera in cerca di salvezza.

Speriamo di aver chiarito almeno in parte un problema che in realtà è molto complesso, soprattutto a livello politico, visto che non esistono delle vere norme che regolamentano la gestione dei randagi sul territorio (a nessun livello, né federale, né cantonale, né comunale. Fino ad ora si è andati avanti con ciò che la legge permette (appunto le soppressioni) ed il problema è proprio questo: la mancanza di realtà operative che portino l'alternativa della sterilizzazione e siano in grado di seguirle nel tempo. Bisogna partire dal basso e scalare tutti i livelli e di fatto attualmente siamo ancora nella fase di dimostrazione che se si vuole si può. È proprio in questo senso che noi stiamo lavorando, compatibilmente con le risorse a disposizione, affinché si costruisca una nuova cultura atta alla prevenzione e non più alla soppressione di un problema con il quale siamo confrontati anche alle nostre latitudini. Il grosso del lavoro adesso è riuscire a fare accettare la sterilizzazione come pratica di contenimento duraturo anziché la parziale cura del "sintomo" attraverso le soppressioni, un messaggio che deve arrivare non solo alle singole autorità locali o cantonali ma soprattutto ai singoli cittadini, così che anche negli altri Cantoni si lavori in questa direzione per arrivare ad una gestione sensata ed etica a livello nazionale.

Team
ATRA www.atra.info/GAR

 

 

 LA LEGGE SULLA CACCIA AI GATTI RANDAGI:

8.5.1.1: L(egge) sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici - 11 dicembre 1990
http://www.ti.ch/CAN/argomenti/legislaz/rleggi/rl/dati_rl/f/s/460.htm

Animali randagi

Art. 27      Il Consiglio di Stato emana le norme per l’abbattimento e la cattura di cani, gatti randagi, nonché di animali domestici inselvatichiti.
 


8.5.1.1.1: R(egolamento) sulla caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici - 11 luglio 2006
http://www.ti.ch/CAN/argomenti/legislaz/rleggi/rl/dati_rl/f/s/08_39.htm

Animali randagi

(LCC art. 27)
Art. 11      I cani e i gatti randagi, nonché altri animali domestici inselvatichiti vaganti oltre trecento metri (ridotta a 50 metri, n.d.r.) dai fabbricati abitati, possono essere abbattuti dagli agenti della polizia della caccia.

 

Regolamento caccia (art. 25 specie cacciabili)
http://www3.ti.ch/CAN/rl/program/books/rst/htm/08_39.htm

Modifica regolamento caccia (11 luglio 2012)
http://www3.ti.ch/CAN/fu/2012/BU_030.pdf#pagemode=bookmarks&page=38
 


Legge federale su la caccia e la protezione dei mammiferi e degli uccelli selvatici

http://www.admin.ch/ch/i/rs/922_0/a5.html

Art. 5 (specie cacciabile)