Tigro a 3 mesi
Dicembre 2012 -
Tigro e la neve
La fattoria degli animali, 31.08.2012
Nuova foto! ora
Tigro si gode anche il giardino.
Corriere del Ticino, 29.09.2011
Il piccolo Tigro ha trovato casa
Il micetto ipovedente adesso abita a Sessa ed è la gioia di Mauro e
Katia
■ «Mia moglie una sera, tornata a casa dal lavoro, mi guarda e mi
dice: “Che ne dici se riprendessimo un gatto?”. Niente in
contrario, le rispondo io. “Anche se il gatto è un po'
particolare?...”. Anche in quel caso, ma... le chiedo, cosa
significa “un po' particolare”? Lei sorride e mi dice: “C'è un micetto ipovedente che sta cercando casa. Ho letto la sua storia sul
giornale. Si chiama Tigro. È buono e affettuoso. Sta cercando
degli umani che gli vogliano bene. Se dici sì diventerà il nostro
gatto”».
È iniziata così, in una sera di settembre, all'insaputa di Tigro,
la sua nuova vita. Katia e Mauro P., all'indomani della loro
conversazione, hanno telefonato al GAR (Gruppo Aiuto Randagi) e si
sono detti disponibili ad accogliere il piccolino che, abbandonato
a luglio in un giardino, soffre di ipoplasia al nervo ottico,
ovvero ha il nervo ottico non sufficientemente sviluppato (cfr CdT
1.09). «La cosa più straordinaria - ci dice Mauro - è che grazie a Tigro abbiamo ritrovato un'amica (Virna) che avevamo perso di vista
e che è attiva nel GAR».
Sbrigate le formalità Mauro e Katia hanno ritirato Tigro da Paola
(la volontaria del GAR che l'aveva in stallo in attesa di
un'adozione) e l'hanno portato nella sua nuova casa, a Sessa. «A
parte qualche momento di smarrimento - ci dice Mauro - non diresti
mai che Tigro è ipovedente. In questi pochi giorni che abita qui si
è già organizzato i suoi percorsi e i suoi spazi. È, come diceva
Paola nell'intervento sul CdT, un micetto dolcissimo, affettuoso e
non è mai stanco di fare e ricevere coccole». Mentre Mauro parla
c'è una pausa. «Scusi, ma è Tigro che si sta facendo le unghiette
sui miei jeans...». Basterebbe questo a dimostrare che Tigro si è
ambientato benissimo. Ma, come si dice, la curiosità è femmina e
allora chiediamo: nessuna difficoltà? Nessun problema? «Niente di
niente - sorride Mauro -. Tigro è arrivato. Per un giorno ha avuto
accesso ad un unico locale e poi... abbiamo deciso di rompere la
“quarantena” subito e lui ha apprezzato moltissimo. Ha trovato
immediatamente la ciotola, la sua cassettina, il suo albero gratta
unghie, la sua postazione sul divano. Ha imparato a fare le scale
(ed è davvero uno spettacolo vederlo scendere, con le sue gambette
corte e con tutta la circospezione del caso) e, quando ci siamo,
non sta fermo un attimo. Sì, è vero, qualche volta, se prende una
rincorsa troppo lunga, qualche nasata se la piglia, ma... è una
cosa che capita a tutti i gatti, no?». Sì, capita a tutti i gatti
che imparano a convivere con gli umani nei loro spazi. Mauro e
Katia, con Tigro, hanno invece imparato che è molto importante
parlargli, permettergli di sapere dove sono così che lui, anche se
ipovedente, possa davvero sentirsi il padrone di casa. E adesso
Tigro dov'è?, chiediamo a Mauro. «Mi è saltato in braccio e sta
ascoltando i rumori che escono dal telefono...». Ron ron ron Tigro.
Qui in Fattoria siamo contenti tu abbia trovato casa!
MATILDE CASASOPRA
ALTRE FOTO SU
www.cdt.ch/k51507
Corriere del Ticino, 01.09.2011
Abbandonato in un giardino perché
ipovedente, ora cerca casa
■ È stato in un giorno piovoso di luglio che una signora ha scorto
in giardino un batuffolino intento a farsi largo, a zig-zag, tra
scrosci d'acqua e vento. Sembrava stare poco bene. Un paio di
verifiche in paese e poi la chiamata al GAR (Gruppo aiuto randagi).
Il piccolino, un micetto di un paio di mesi, viene portato dal
veterinario. È domenica, ma la visita permette di liberarlo dai
parassiti e verificare che è sano. Per la sua tenacia viene chiamato
Tigro ed affidato, in stallo, a Paola, una volontaria. È lei che si
accorge che, pur riprendendosi a meraviglia, Tigro ha un problema:
cammina in modo strano. Nuova visita veterinaria e la scoperta:
Tigro ha un'ipoplasia al nervo ottico, ovvero ha un nervo ottico che
non si è sviluppato a sufficienza. Tigro è «ipovedente». «Lui però -
ci dice Paola - è davvero un micetto straordinario ed è riuscito a
supplire questa sua carenza visiva con l'impiego eccezionale di
tutti gli altri suoi sensi: sa saltare, gioca con i topini di pezza,
mangia dalla ciotola e usa la sua lettiera. Inoltre è un coccolone e
la sua vista sta migliorando. Basti pensare che per indurti a
fargli le coccole si struscia, ti salta in braccio, ti lecca, ti dà
un sacco di bacini…». Tigro però, adesso, cerca casa. Paola,
infatti, non può tenerlo perché suo figlio è allergico ai mici.
Quale il profilo ideale per l'umano di Tigro? «Una persona di mezza
età che lavori a metà tempo, non abbia altri gatti e abbia tempo da
dedicargli. Tigro è un micio affettuosissimo! Altro profilo ideale
quello di una famiglia con figli già in età scolare. Tigro adora
stare con gli umani. Se poi ci fosse una persona sensibile ai
problemi degli ipovedenti che volesse condividere la sua casa con
lui, beh... sarebbe davvero il massimo». M.C.
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