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Per favore quando festeggi
pensa anche a noi...
(Lincetto & Co. Colonia MyMalò)
Abolire i botti per festeggiare il natale della Patria (o il
Capodanno) è un grande segno di civiltà.
Il 1° d’agosto e a Capodanno,
in tanti festeggiano con gli usuali fuochi d’artificio, botti,
petardi, ecc decidendo di ignorarne la pericolosità, spesso letale,
che questi possono avere sugli esseri più indifesi, umani e non.
Gli altri animali hanno l’udito
molto più sviluppato di quello umano e i forti rumori li gettano
letteralmente nel panico, inducendoli a reazioni istintive e
incontrollate come gettarsi nel vuoto, divincolarsi follemente per
strappare la catena, scavalcare recinzioni e fuggire in strada,
mettendo seriamente a repentaglio la loro incolumità e quella degli
altri. Invitiamo quindi tutti i cittadini che amano la vita e
rispettano la vita altrui a non acquistare i botti per festeggiare
il 1° d’agosto e Capodanno.
Vi invitiamo perciò a non
utilizzare i fuochi artificiali che sono causa di morte, ferimenti e
traumi per cani, gatti, animali domestici e uccelli. Lo scoppio dei
fuochi artificiali in piena notte causa, infatti, agli animali danni
inimmaginabili; negli uccelli un botto causa uno spavento tale che
li induce a fuggire dai dormitori, volando al buio anche per
chilometri, andando a morire sfracellati addosso a qualche muro,
albero o cavi elettrici; nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto
crea forte stress e spavento tali da indurli a fuggire dai propri
giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile,
finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al
buio. Negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e
conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle
femmine gravide addirittura l'aborto da spavento.
Va ricordato che cani, gatti e
piccoli animali domestici si spaventano quasi a morte per i botti;
ciò è dovuto in particolare alla loro soglia uditiva infinitamente
più sviluppata e sensibile di quella umana. L'uomo ha un udito con
una percezione compresa tra le frequenze denominate infrasuoni,
intorno ai 15 hertz, e quelle denominate ultrasuoni, sopra i 15.000
hertz. Cani e gatti, invece, dimostrano facoltà uditive di gran
lunga superiori: il cane fino a circa 60.000 hertz mentre il gatto
fino a 70.000 hertz.
In occasione del 1° d’agosto o
in altre occasioni simili, chi possiede cani e gatti deve seguire
alcuni accorgimenti: se si tratta di gatti, rinchiuderli in luoghi
tranquilli (garage, bagno, ecc.), possibilmente chiudendo le
finestre in modo che anche i bagliori, oltre ai rumori, siano
diminuiti; comportarsi in modo del tutto normale, soprattutto nel
caso dei cani, senza cercare di rassicurare e di accarezzare
l'animale se questo mostra paura; se il cane vede che il
proprietario non si agita, di conseguenza si sentirà più tranquillo.
Chi malauguratamente avesse già acquistato i botti eviti almeno di
utilizzarli con il buio (quando gli uccelli dormono nei vari ripari)
ed in prossimità di alberi, cespugli e case dove sono tenuti cani,
gatti ed animali domestici. Non utilizzare i botti sarà un segno di
civiltà e sensibilità anche nei confronti di tutti gli operatori, in
particolar modo per gli addetti, che il primo d’agosto devono
intervenire per soccorrere animali rifugiatisi in ogni dove.
Ci appelliamo a tutte le
persone sensibili e civili affinché non utilizzino i botti e
convincano di ciò anche i propri conoscenti, in questo modo
eviteremo una strage silenziosa e centinaia di interventi chiamati
ogni anno per recuperare cani e gatti terrorizzati rifugiati nei
posti più impensabili. I possessori di cani dovrebbero assumersi le
proprie responsabilità e prendere tutte le precauzioni necessarie
perché il 1° d’agosto, anziché una festa, non diventi un evento
angosciante per i loro amici e compagni.
Gli stati
d'animo possono andare dal semplice disorientamento, alla paura, al
terrore o angoscia fino ai casi più gravi di disperazione:
▪
urinazione o deposizione di feci, incontrollate.
▪ fuga o tentativo di fuga allo scopo di allontanarsi dal punto in
cui è stato spaventato; il gesto può ripetersi quando, arrivato in
un nuovo posto, non avrà una nozione precisa di dove si trova, con
il rischio di perdere del tutto l'orientamento e di non riuscire a
ritrovare la via di casa.
▪ mordere le recinzioni che rappresentano un ostacolo alla fuga.
▪ sbattere contro porte o barriere per tentare di abbatterle (si
tratta di una reazione molto pericolosa).
▪ abbaiare, ululare, guaire.
▪ ruotare vorticosamente su sé stesso; anche questa reazione è
provocata dall'incapacità di individuare la giusta direzione da
seguire per allontanarsi dal pericolo avvertito.
▪ mordere oggetti, animali o persone che si trovano nelle immediate
vicinanze, è un semplice riflesso sostitutivo.
▪ scarico della tensione in modo incontrollato.
▪ nascondersi in luoghi angusti.
▪ cercare morbosamente protezione dal padrone.
▪ non riconoscere il padrone che cerca di calmarlo; venendo a
mancare la percezione della fonte del pericolo, il cane tende a non
fidarsi più di nessuno.
▪ i cani alla catena possono ferirsi seriamente con gravissime
conseguenze; la voglia di mettersi in salvo, infatti, è più alta
della consapevolezza di essere "bloccati".
Cosa fare con un cane che sta all'aperto:
▪ sistemalo in un locale chiuso, conosciuto e sicuro mettendogli a
disposizione il suo giaciglio e alcuni oggetti a lui familiari, ad
esempio i suoi giochi preferiti, le ciotole e qualcosa da
rosicchiare. Attento ad eliminare tutto ciò che potrebbe ferirlo nel
caso tentasse comunque una fuga.
▪ se il cane è legato, slegalo e sistemalo come nel caso precedente;
ricordati che un cane legato, se terrorizzato, potrebbe ferirsi
gravemente.
▪ se vive in un box esterno, verifica che sia sufficientemente
sicuro e che gli fornisca la giusta protezione, altrimenti sistemalo
come nei casi precedenti.
▪ se non puoi sistemarlo al chiuso, verifica l'integrità della
recinzione e fai molta attenzione: se riuscisse ad uscire, potresti
perderlo per sempre e non sarebbe un fatto così strano.
▪ durante i botti, se ti è possibile, vai da lui e cerca di
sdrammatizzare la situazione, eventualmente facendolo giocare; non
devi proteggerlo o confortarlo e soprattutto non devi dar peso alle
sue ansie. In questi casi è molto più efficace una vera e propria
"pratica dell'allegria" e ricordati di lasciare qualche boccone
appetibile quando devi allontanarti.
▪ un cane spaventato non mangerebbe mai, ma la presenza del cibo
potrebbe rendere più familiare l'ambiente facendolo sentire, se mai
fosse possibile, meno isolato.
Cosa fare con un cane che resta a casa da
solo:
▪ lascia le luci accese, lascia le porte aperte, lascia almeno due
stanze a disposizione, il suo giaciglio deve essere ben
raggiungibile.
▪ non lasciare oggetti che lo possano ferire, inibisci i nascondigli
troppo angusti, per evitare che si ferisca per entrarci, lascia
liberi i soliti nascondigli.
▪ lascia a disposizione i suoi giochi e qualcosa da rosicchiare,
lascia la ciotola dell'acqua (anche se, quando un cane è spaventato,
non mangia e non beve) fai squillare il telefono, potrebbe distrarlo
ed eventualmente calmarlo udendo un suono conosciuto e rassicurante.
Cosa fare quando il cane è a casa con te:
▪ informa gli ospiti sugli atteggiamenti da tenere facendo presente
che è molto meglio se rimangono assolutamente passivi lasciando a te
il controllo della situazione. Se ci sono bambini, istruiscili
opportunamente: non devono correre o eccitarlo inutilmente, meglio
se lo ignorano.
▪ lascia le porte aperte, il suo giaciglio deve essere sempre ben
raggiungibile, inibisci i nascondigli troppo angusti, per evitare
che si ferisca per entrarci, lascia liberi i suoi soliti nascondigli
se si nasconde, non cercare di tirarlo fuori con la forza: deve
farlo di sua iniziativa. Al massimo raggiungilo e cerca di mantenere
un comportamento che sia il più possibile rilassato e tranquillo. Se
vuoi farlo uscire, chiamalo come fai di solito: se non ubbidisce,
significa che si sente più al sicuro dov'è, anche se lontano da te.
In questo caso non insistere: uscirà di sua spontanea volontà quando
non sarà più spaventato.
▪ non controllarlo: non deve pensare di essere al centro
dell'attenzione e non deve credere che ciò che sta accadendo sia
rivolto solo a lui ad ogni botto, tieni un atteggiamento allegro
rendendo piacevole il contesto, se dovesse urinare o defecare, non
dare peso e pulisci: non devi in nessun modo farlo sentire in colpa.
▪ non costringerlo a stare accanto a te e lascialo spaziare: deve
riuscire a crearsi una situazione rassicurante. Se cerca il
contatto, accettalo ma non favorirlo,non toccarlo all'improvviso, in
particolare da dietro e, se proprio devi farlo, accertati che ti
veda e che capisca le tue intenzioni.
▪ se abbaia, ulula o guaisce, distrailo. se tenta di mordere o di
distruggere oggetti, distrailo. Fai attenzione ai toni voce e non
tenere radio o televisione con volume molto alto, molta attenzione
nel momento in cui si stappano le bottiglie!
▪ attento ai balconi aperti: possono essere visti come disperate vie
di fuga
Cerca di sdrammatizzare la situazione,
eventualmente facendolo giocare; non devi proteggerlo o confortarlo
e soprattutto non devi dar peso alle sue ansie.
I comportamenti descritti non sono e non vogliono essere delle
regole da seguire rigidamente: sono semplici promemoria, un modo per
ricordarti quali sono gli atteggiamenti da adottare per fare del 1°
d’agosto e il capodanno, una festa anche per i nostri amici cani.
Ricorda: regole e promemoria non hanno nessuna efficacia se le
situazioni non vengono affrontate con responsabilità e buon senso.
Il Pensiero di Roberto Marchesini
Con l'avvicinarsi di fine anno (o il 1° d’agosto) la mia
preoccupazione è per gli animali che - già colpiti dai rigori
invernali, spesso chiusi all'interno di un box o, come gli uccelli,
alla ricerca disperata di qualche cosa da mangiare o di un rifugio -
si devono anche terrorizzare per l'insana abitudine dei botti. Ci
sono tanti bei modi per festeggiare e trascorrere delle ore liete in
amicizia senza dover necessariamente creare del frastuono inutile,
visto che noi umani già ne facciamo in abbondanza! Pochi si rendono
conto dell'effetto nefasto sugli altri esseri viventi: molti animali
muoiono di paura, alcuni fuggono e rischiano la vita per le strade,
altri ancora rimangono traumatizzati. Non dimentichiamo che loro
hanno una sensibilità uditiva che arriva a essere cinque volte la
nostra. I botti sono una tradizione che dovrebbe essere abbandonata
come anacronismo pericoloso, malsano, diseducativo e per di più
dispendioso. Sarebbe bello se quest'anno invece di spendere dei
soldi per idiozie pirotecniche dedicassimo la stessa cifra per
aiutare qualcuno che sta peggio di noi, siano uomini o altri animali
poco importa.
Chi è Roberto Marchesini
Roberto Marchesini direttore della SIUA (Scuola di Interazione
Uomo-Animale), insegna Etologia in diversi atenei. Ha fondato la
Zooantropologia, ambito disciplinare che studia la relazione
uomo-animale, e ha pubblicato saggi, articoli e ricerche sul
rapporto uomo-animale e relative applicazioni didattiche,
consulenziali e assistenziali della relazione con l’animale.
www.siua.it
Ringraziamo la Lega Nazionale per la Difesa del Cane
www.legadelcane.org e la SIUA www.siua.it per la gentile concessione
a rivisitare questo articolo per il prossimo 1° d’Agosto.
L’augurio per tutti è che sia una festa carica di serenità… il dono
più prezioso!
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