COLONIA CRIS-TINA

 

Una nuova colonia felina si aggiunge alle tante sotto tutela del GAR, nuovamente nel Mendrisiotto. È un vero piacere lavorare con le Autorità comunali e con la popolazione che, nel proprio stesso interesse, ci mettono in condizioni di poter essere veramente efficaci. La gestione delle catture delle colonie feline è un lavoro impegnativo, ci sono molti tasselli da far combaciare affinché si possa lavorare con serenità e in modo spedito. Per la prossima bella stagione abbiamo evitato un numero enorme di nuovi nati e un repentino peggioramento delle condizioni di vita degli animali e delle persone confrontate con il disturbante periodo di riproduzione dei mici. Il più è stato fatto e quindi non ci resta che monitorare per i prossimi mesi l’evolvere della situazione. In questo senso viene anche distribuito alla popolazione attraverso il Municipio, l’invito a segnalare nell’immediato l’arrivo di gatti sconosciuti, di mamme gravide e relative cucciolate che spesso cercano riparo nel delicato periodo del parto e svezzamento. Questo ci aiuterà a mantenere la situazione sotto controllo e permetterci di intervenire nell’immediato.

Di seguito la storia e i protagonisti della colonia Cris-Tina raccontata da Paola G. immensa volontaria che si è occupata della cattura dei gatti, così come della gestione di tutto ciò che è ruotato attorno alla campagna di sterilizzazione. Facciamo nostre le sue parole di ringraziamento nei riguardi dei tanti protagonisti, ognuno per le proprie competenze, per il successo ottenuto in questa operazione. Grazie!

Team GAR

Colonia Cris-Tina



Cris



Gigetto



La Grisa



Mussi



Cocky e Polly


Peppa


Rossino



Tina

E’ la fine di settembre 2013 quando mi contatta una conoscente: vicino a casa sua c’è una cascina, nella quale solitamente si rifugiano due micine randagie. Bisogna però portarle via alla svelta, perché entro pochi giorni inizieranno i lavori di ristrutturazione del cascinale. Ma non è tutto: in paese si è formata una colonia di randagi, che aumenta di anno in anno, e la gente comincia a reclamare. Dopo un sopralluogo contatto il GAR, che in pochissimo tempo mi organizza la fornitura di trappole, due stalli per i gattini e persino il gatto-taxi per portare i mici dal veterinario! I lavori al cascinale però iniziano con qualche giorno di anticipo e urge intervenire. Subito dopo la cattura Tina e Cris vengono portate da Silvia per la socializzazione. Purtroppo nonostante la sua grande pazienza e i suoi sforzi, le micie non si sono abituate al contatto umano. Per loro quindi si procede alla sterilizzazione e rimessa in libertà.

Nel frattempo 4 fratellini nati nella cantina di una gentile coppia vengono portati in un altro stallo. Trovano subito casa, perché grazie alle cure affettuose ricevute fin dalla nascita, si dimostrano da subito dei teneri coccoloni.

I giorni si susseguono, le temperature scendono e il lavoro di monitoraggio e cattura prosegue. La colonia si rivela essere composta da 3 nuclei distinti, in corrispondenza dei punti in cui vengono nutriti. Tina e Cris fanno parte della mini-colonia delle “fontane”. I 4 fratellini invece provengono dall’ “Ostello dei mici”: lì diversi gatti approdano per uno spuntino, saltuario o regolare. Altri hanno deciso di stabilirvisi definitivamente e le loro storie sono emblematiche. Ad esempio la dolce Nerina, arrivata cucciola in primavera, si è fermata all’Ostello per qualche settimana, per poi sparire. E’ ritornata nel periodo in cui stavo effettuando le catture, curiosa, affettuosa e comunicativa come sempre. Vane sono state le ricerche della persona che ne ha avuto cura in quei mesi (tanto da provvedere anche alla sterilizzazione). Nerina non ha più lasciato l’Ostello e a tutt’oggi nessuno l’ha cercata. Cheope invece non è più giovane. Ha un curioso moncherino a “L” al posto della coda e un appetito insaziabile. Una sera mi ha affettuosamente assalita per strada, attirata da un odore delizioso, e tra mille fusa e “meo” e strusciamenti ha trovato un’apertura nella tracolla e ci si è infilata dentro tutta, pappandosi il resto della mia esca… Cheope frequentava già saltuariamente l’Ostello, ma ha dovuto stabilirvisi definitivamente: il suo anziano proprietario era diventato allergico, tra le altre cose, anche al pelo di animali.

La mini-colonia sotto il cimitero è composta da 3 simpatici adulti e due micine. Le due piccole Polly e Cocky sono state portate anch’esse in stallo da Silvia, dopo il rilascio di Tina e Cris. Cocky si è rivelata un’adoratrice di coccole e ha trovato presto casa. Polly invece, molto più timida della sorella, è stata anch’essa sterilizzata e riportata dov’era nata. Rossino è un bellissimo micione tigrato arancione, che in caso di pericolo si mette appollaiato in cima alla siepe di casa M.. A noi fa sorridere, ma credo che ad un avversario che lo guarda da sotto susciti una certa soggezione…! Peppa è stata la nostra disperazione, in senso affettuoso… Vivace, chiacchierona e insaziabile, divorava tutte le esche poste nelle trappola, finché i signori C. sono riusciti ad attirarla in casa e a tenerla chiusa per qualche ora.

A tutt’oggi sono stati catturati una ventina di gatti, ma il lavoro non è finito. Mussi, la mamma di Cocky e Polly, è riuscita finora a sfuggire a tutti i tentativi di cattura. Due giovani gatti grigio cenere, anch’essi molto timidi, si stanno abituando a mangiare nella trappola. Inoltre un numero imprecisato di avventori dell’Ostello e dei punti di ristoro esce di notte dal bosco vicino per cibarsi dei resti. Difficile dire quanti siano e che aspetto abbiano, perché gli avvistamenti sono casuali e fugaci. Ma finalmente comincia ad essere chiaro, per gli abitanti del comune, che l’unico modo per risolvere il problema del randagismo è un paziente e costante lavoro di monitoraggio, cattura e sterilizzazione.

Ringrazio pertanto di cuore il GAR e tutti i suoi volontari per l’indispensabile aiuto materiale e logistico fornito, nonché per il sostegno morale, quando le situazioni si facevano complicate! Ringrazio il Municipio per la preziosa collaborazione e disponibilità, così come il veterinario che ci ha seguito e Silvia. Un grazie va anche a tutti gli abitanti e in particolare a coloro che hanno cura dei randagi, per l’impagabile cooperazione e per la comprensione dimostrata.

Paola G.