COLONIA LUCILLA

 

 

 

Aprile 2014

Nonostante le cure prestate Cipria ultimamente è andata peggiorando, fino ad arrivare a non mangiare più, ormai i suoi reni avevano smesso di funzionare. È stata accompagnata sul Ponte consapevoli di aver fatto tutto il possibile per alleviare le sue sofferenze. La sua serenità e l'affettuosità degli ultimi giorni ci fanno sperare che sia stata felice, non solo in colonia, ma anche nell'ultimo period in cui ha potuto godere del calore della sua famiglia. Vola serena piccola Cipria, non ti scorderemo.

 

 

Febbraio 2014

Il lavoro svolto all’inizio del 2012 ha dato i frutti sperati e da due anni il numero dei membri che compongono la colonia non è variato. I soliti musini curiosi e speranzosi di qualche prelibatezza mi accolgono quando salgo a far loro visita, e i meno timidi cercano apertamente anche qualche coccola. Tuttavia il tempo passa per tutti e la vita dei randagi, per quanto nutriti e forniti di buon riparo, comporta delle difficoltà e dei disagi, soprattutto in inverno. Il raffreddore è la malattia che si riscontra maggiormente nei gatti di questa colonia e Crema, non più giovane, ne è stata colpita quest’anno in modo molto marcato. La somministrazione di un antibiotico specifico non è stata un problema: Crema è una gatta molto dolce e socievole e i risultati non si sono fatti attendere. Ora è tornata in buona salute.

Albuino invece, a causa di un herpes legato sempre al raffreddore, deve convivere con cicatrici cornee che gli velano l’occhio sinistro. La vista è solo parzialmente compromessa e il micio conduce una vita assolutamente normale.

Patologie più gravi, purtroppo, hanno colpito Macchia e Cipria, anche loro non più giovani. La tenera Macchia soffre infatti di un tumore alla milza, che per ora le permette di vivere una vita quasi normale. Non ha più la vivacità che l’ha sempre contraddistinta, ma resta una micia gioiosa e desiderosa di mille coccole. 

Cipria è una gatta che non si presenta sempre negli orari dei pasti, per vederla a volte bisogna avere fortuna. Ha già anche lei un’età di tutto rispetto. Una insufficienza renale la sta debilitando, tanto da essere notevolmente dimagrita. I test ematici eseguiti hanno confermato la diagnosi e non lasciano speranze di guarigione. Non me la sono sentita di rimetterla in libertà in queste condizioni, troppo magra per affrontare quel che resta dell’inverno, affetta inoltre da raffreddore e parassiti. Tutta la famiglia è stata d’accordo di ospitare Cipria in lavanderia, almeno finché non avrà ripreso un po’ di peso. La micia, nonostante non sia abituata ad un contatto umano così ravvicinato, ha subito dimostrato di apprezzare il cambiamento e accetta pure di buon grado anche qualche coccola. Per ora non cerca di uscire, né prova a saltare sul davanzale della finestra. Si accontenta di godere dei bei raggi di sole che, filtrando dai vetri, cadono sul tappetino azzurro. Per lo più però passa il tempo sul soffice cuscino presso il tubo della caldaia, dormendo o sonnecchiando, cullata dal rumore del bruciatore o della lavatrice in funzione, che la sordità senile le fa percepire in modo attutito e morbido. Chissà cosa sogna…

Paola G.
 



Cipria


Macchia




Febbraio 2012

Un contadino scopre che nel suo fienile una gatta ha fatto dei micini. Intenerito, comincia a portar loro del cibo… Inizia così la storia della colonia Lucilla che porta lo stesso nome della propria capostipite. Con il passare degli anni qualche gatto parte, altri ne arrivano, qualcuno non sopravvive alle malattie, le nascite si susseguono. Nell'autunno 2011 mi informano che i gatti sono una decina e che i vicini reclamano, in quanto sporcano nel loro giardino. Mi reco a visitare la colonia e conto 12 gatti, tra cui 2 piccoli. Riesco a prenderne uno, molto dolce e affettuoso, che si rivela una femmina. Grazie al GAR e dopo le cure necessarie (era denutrita e aveva il raffreddore), Chandra trova presto una casa stupenda, presso una famiglia che l’adora.

Passate le festività natalizie mi organizzo per la cattura e sterilizzazione dei mici della colonia. L’aiuto del GAR è indispensabile: mi procura tra l’altro due trappole e i volontari che trasportano i gatti catturati dalla veterinaria e li riportano il giorno seguente in colonia nel mendrisiotto. Tra questi c’è Kristine, dolce, brillante e tenace, che viene addirittura da Bellinzona e non si scoraggia neanche se nevica!

Seguendo i preziosi consigli, comincio col piazzare le trappole aperte, posando il cibo solo in esse, così che i gatti prendano confidenza con questi attrezzi metallici e con me. Alcuni mici sono molto socievoli e si lasciano accarezzare facilmente, altri sono più timidi e si avvicinano alle trappole solo se sto a distanza. Mi accorgo però che i membri della colonia sono più numerosi del previsto e che alcuni di essi non si presentano tutti i giorni. Appena ho l’autorizzazione del Municipio, parto con le catture. Inizio con le due femmine che hanno più bisogno di cure e che fortunatamente sono anche le più affettuose. Poi, man mano che passano i giorni, con tanta pazienza e qualche trucchetto, è la volta anche degli altri. Nel frattempo cade la neve, che complica soprattutto i trasporti, e l’ondata di freddo gelido rallenta il processo di guarigione dei mici col raffreddore. Il GAR mi sostiene sempre e, seguendo il consiglio della veterinaria, ripetiamo l’iniezione di antibiotico alle due gatte più malate. Ma anche i mici sono solidali con me! Ricordo una mattina freddissima, in cui mi ero nascosta su un pendio un po’ scosceso, in mezzo alla neve, in attesa dell’arrivo dei gatti più timidi. Loro infatti vengono a mangiare solo per ultimi. Ero infreddolita e anche un po’ scoraggiata, perché si stava facendo tardi, ma ecco che si avvicina Milly, mi sale sulla schiena e si mette a far le fusa. Poco più in là sua sorella Macchia e Albuino si fanno gli agguati nella neve alta, come micetti, mentre Crema e Libia si puliscono tranquillamente davanti al mio nascondiglio. Grazie a loro e all’atmosfera di serenità che hanno saputo creare, ho potuto catturare anche Tim e Baghera!

In totale i gatti catturati, sterilizzati e rimessi in libertà sono 14, di cui 10 femmine. L’ultimo micio ad entrare nella trappola è stata Lucilla, la capostipite, proprio colei alla quale il contadino aveva iniziato a dare del cibo.

Finita l’operazione di cattura, il contadino ha ricominciato ad occuparsi dei mici al quale è affezionato e li nutre quotidianamente. I gatti col raffreddore stanno meglio, mentre per me è una gran gioia approfittare delle manifestazioni d’affetto e simpatia che mi rivolgono anche i più timidi, quando vado a far loro visita.

Senza l’appoggio del GAR non avrei potuto fare molto e rivolgo un grazie particolare a Sabrina, Rossana, Perla, a tutti i membri e i sostenitori dell’Associazione, ma anche alla mitica Kristine, a Gaia, Pamela, alla Dr.ssa Volonté, a Elisa e a tutti coloro che, donando coperte e asciugamani, permettono ai mici della colonia Lucilla di sopportare meglio i rigori dell’inverno! GRAZIE anche da parte loro!

Paola G.
 

 

I MICI DELLA COLONIA LUCILLA
 



Baghera


Cheyen


Cipria


Libia



Mohican
 


Tim


Chandra