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La storia della Randagi Band è iniziata quasi per
caso, perché non ero a conoscenza dell’esistenza di associazioni
come ATRA o Ticino Felino, ma una volta scoperta la possibilità
di aiutare i randagini del mio quartiere…
l’ho presa al volo!
Le catture sono iniziate alla fine di agosto del
2008. E con queste, da subito, sono iniziati i problemi: non
avevo idea di quanti gatti girassero nel quartiere, ed ogni
giorno sembravano spuntarne un paio
nuovi! Alcuni poi
erano
molto difficili da avvicinare, perché si rifugiavano in un
giardino in cui non mi era permesso entrare, proprietà di un
signore che non voleva che io prendessi i randagi. Inoltre è
stato molto problematico trovare un posto in cui dar loro da
mangiare, perché né la mia famiglia né i vicini li volevano
vicino a casa… Solo dopo un paio di mesi di continui spostamenti
del luogo in cui davo il cibo, di contrattazioni con le varie
persone e di
delusioni siamo riusciti ad avere un posto riparato
in cui trovare terra ferma.
Ma intanto continuavano le catture per
sterilizzare/castrare i mici e controllare che fossero sani. Il
primo ad essere preso è stato Ferio, uno dei più giovani,
letteralmente furioso d’essersi lasciato ingabbiare! Per fortuna
i miei mici non erano molto furbi… in un paio di settimane ne
avevo già preso e controllato la maggior parte! Quasi tutti con
i vermi, poveri cuccioli… ma a parte questo tutti parevano
godere di ottima salute. E così, dopo qualche settimana
dall’inizio della storia, davo da mangiare ad una decina di
gatti ogni giorno.
In realtà i gatti sarebbero stati molto di più,
se avessimo aspettato ancora poco tempo ad intervenire: due
delle micie catturate, infatti, si sono rivelate incinte! Ben
presto hanno partorito quattro micini a testa in un luogo
protetto. Purtroppo Ame, una delle mamme, essendo troppo giovane
e selvatica non ha accettato i cuccioli, così l’abbiamo subito
sterilizzata e liberata di nuovo sul territorio. Syrin invece,
l’altra micia, è stata talmente buona da accogliere sia i suoi
cuccioli che quelli di Ame! Trovandosi così ad allattare 8
micini tutti assieme. Anche Syrin, grazie alla sua storia tanto
coraggiosa, ha trovato una bella casetta in cui stare al sicuro.
Nei primi mesi è stato difficile avere una
regolarità, perché tanti mici ancora non si fidavano di me, ma è
stato un periodo splendido: ogni giorno riuscivo ad avvicinare
un pochino di più qualcuno di loro, e pian piano sono riuscita
a conquistare la fiducia quasi di tutti. È davvero una grande
emozione quando un gatto che per settimane ti ha schivato
d’improvviso si avvicina e strusciandosi contro di te chiede le
coccole!
Il primo incidente mi ha spinta ad agire in modo
forte. Un cucciolo, che viveva nel giardino in cui all’inizio
non potevo entrare (ora invece, grazie all’intervento di Perla,
è diventato il luogo in cui do da mangiare alla banda!), è stato
investito e trovato morto sulla strada. Quell’episodio mi ha
talmente scossa, nonostante avessi visto il micio solo qualche
volta da lontano perché non riuscivo ad attirarlo, che ho preso
il telefono e ho chiamato un mio conoscenze in lacrime
implorandolo di adottare Zara, la micina più ingenua e socievole
della banda. Volevo assolutamente toglierla dalla strada, anche
se rinunciare alle sue coccole giornaliere mi costava tanto… Da
lì ho cercato di trovare casa almeno ai gatti più socievoli, e
per questo Zara, Karui e Seyra ora vivono con i loro padroncini!
Anche Lucifero, bellissimo nerino fratello di Ferio, aveva
trovato casa da una splendida adottante. Purtroppo la sua storia
è molto triste: la prima volta che ha ricevuto il permesso di
uscire di casa è stato investito da una macchina… In molti
abbiamo pianto quando l’abbiamo saputo… Aveva trovato una dimora
perfetta!
E poi è arrivato l’inverno. Il primo, per alcuni
mici della mia colonia, ancora molto giovani, e la neve li ha
colti troppo alla sprovvista. In poche settimane la metà dei
mici si sono gravemente ammalati, e sono stati ricoverati da una
veterinaria con un forte raffreddore che impediva loro di
nutrirsi. Due di loro addirittura, come la dolce Seyra, erano
talmente messi male che per alcuni giorni sono stati in pericolo
di vita, e non sono più potuti tornare in colonia: per questo
abbiamo dovuto trovare loro una casa. Per fortuna in poco tempo
Ticino Felino si è organizzato e la colonia è stata munita di
una casetta nella quale i mici potevano rifugiarsi e stare al
calduccio. Da questa esperienza, fortunatamente conclusasi bene,
è nato il progetto di costruire delle casette per tutte le
colonie! Per quanto il mio desiderio agli inizi fosse quello di
trovare casa a tutti i mici pian piano ho dovuto arrendermi
all’evidenza che questo non sarebbe stato possibile, alcuni di
loro sono ancora oggi troppo selvatici per una vita domestica.
Per questo cerco di prendermi cura di loro al meglio nella loro
vita randagia.
Con l’arrivo della primavera la situazione si è
stabilizzata, e per un buon periodo non sono avvenuti fatti
degni di nota, se non la mia grande soddisfazione nel riuscire,
pian piano, ad avvicinare anche i mici più restii come
Neko-san, Ferio e Saphira. Ancora oggi il mio obiettivo è quello
di riuscire a coccolarli tutti, perché un paio di loro ancora
non si fanno toccare anche se si fidano abbastanza da mangiare
in mia presenza.
E poi, questo autunno, è successo qualcosa di
davvero speciale: una micia che avevano a suo tempo sterilizzato
è ricomparsa nella colonia dopo mesi di assenza! La sua storia
rimane un mistero, perché durante l’inverno era stata avvistata
con una gamba gravemente ferita e poi era scomparsa, e per
questo l’avevamo data per morta! Oggi invece si presenta
regolarmente quando esco di casa col cibo, anche se il suo
ritorno ha un pochino scombussolato le dinamiche del gruppo.
Sembra infatti che Saphira ed Ame la temano… dovrò darmi da fare
per aiutarle almeno ad avvicinarsi un pochino!
Ecco, questa è, in breve, la storia della Randagi
Band. In realtà di cose ne sono successe tante, e le emozioni
sono infinite, è davvero difficile raccontare tutto quanto in
“poche” righe. Ad esempio ci sono stati i momenti tristi, come
quando mi hanno telefonato per riferirmi che Krisea, la
vecchietta del gruppo, era stata trovata morta. Ma ci sono stati
anche momenti felici, come il ritorno di Efesta o il giorno in
cui per la prima volta sono riuscita a prendere in braccio il
timido Memeo. Per questo spero che le mie parole siano riuscite,
almeno in minima parte, a farvi capire quanto grande possa
essere la storia di una colonia.
Oggi i gatti che fanno parte della Randagi Band
sono sette: Memeo, Erin, Neko-san, Ferio, Ame, Saphira ed Efesta.
Ad ognuno dei gatti che ha fatto parte di questa colonia ho
cercato di dare un nome che potesse esprimere la sua
personalità, il suo essere gatto considerandone le
caratteristiche. Ed ognuno di loro, per me, è speciale.
Monica (gattara e attivista GAR)
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