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L’inizio dell’anno è sempre una buona occasione per fare il punto della situazione sul lavoro svolto, sui progressi e gli immancabili fallimenti, con la prospettiva e la volontà di imparare dagli errori e di guardare avanti per cercare un futuro migliore per i gatti randagi ticinesi. Dobbiamo dire che il 2012 è stato un anno carico di aspettative. Alcune di queste si sono concretizzate come, ad esempio, la delibera dell’Ordinanza municipale e relativa convenzione stretta con il Comune di Arbedo-Castione, per la gestione di tutte le problematiche legate al randagismo e ai gatti in generale. Nel corso dell’anno inoltre una consigliera municipale di Agno ha inoltrato una mozione affinché anche in questo comune ci si doti degli strumenti adatti per affrontare i problemi riguardanti gli animali in generale e i gatti randagi in particolare. Speriamo che queste ed altre incoraggianti trattative attualmente in corso possano proseguire e portare a risultati concreti anche in altri comuni. Sul fronte cantonale invece tutto tace. Sono ormai trascorsi due anni da quando abbiamo presentato il nostro progetto all’Ufficio del veterinario cantonale e ricevuto promesse per cominciare a lavorare su delle linee guida per la gestione del randagismo felino a livello cantonale. Quello che ci consola è che ormai la gestione del randagismo (cosi come altri temi scottanti in Svizzera, come la caccia ai randagi, le pellicce di cane e gatto o il consumo della loro carne), è arrivata ad un punto di svolta. Grazie al battage mediatico abbiamo potuto far aprire gli occhi all’opinione pubblica su questo e gli altri temi, le cose stanno cambiando e i segnali sono tangibili anche se, purtroppo, c’è ancora chi si ostina a richiedere e ad accondiscendere all’eutanasia per “risolvere” il problema del randagismo o di ogni patologia felina. L’importazione in Svizzera di pellicce di cane e gatto è ormai vietata da alcuni anni, ma dal 1 gennaio 2013 è vietata anche la produzione di queste pellicce sul territorio elvetico. I gatti randagi non sono più specie cacciabile in Ticino; mentre per quanto riguarda il consumo di carne di cane e gatto, non essendoci in merito alcuna legge che lo vieti tra le mura domestiche, è una pratica purtroppo ancora diffusa in alcune zone dell’Appenzello e del Canton San Gallo, stando a quanto riportava qualche tempo fa un’inchiesta del Tages Anzeiger (e anche QUI), e non del tutto sconosciuta neppure nella Svizzera italiana. Molta sensibilizzazione è stata fatta anche attraverso conferenze, bancarelle e le giornate di raccolta cibo che sono sempre occasioni di condivisione e approfondimento. Solo la conoscenza e la presa di coscienza delle persone permetterà ai gatti randagi di vedersi riconosciuti i diritti fondamentali all’esistenza e ad una gestione etica delle colonie. Ma in questo bilancio non vanno dimenticati i mici salvati, tanti, sempre di più! Abbiamo fatto come sempre del nostro meglio, nonostante le difficoltà a rispondere alle numerose richieste di intervento: i volontari sono ancora troppo pochi così come le famiglie disponibili a tenere in casa, per il tempo necessario, i gatti in attesa di un’adozione. Malgrado queste difficoltà, però, siamo riusciti ad aiutare concretamente 245 mici randagi, con cure veterinarie e trovando loro una nuova casa. Tanti sono anche i gatti che abbiamo aiutato in altro modo, ospitando e ricongiungendo mici dispersi alle loro famiglie; fornendo consulenza, aiuto e sostegno a chi, per cause di forza maggiore, deve occuparsi da solo dei “propri” gatti randagi. Ogni successo tuttavia non può farci dimenticare tutti gli animali che non siamo riusciti a salvare, perché le forze in campo sono troppo poche, perché troppe sono le richieste, perché alcuni gatti, nonostante le nostre cure, non sono riusciti a sopravvivere. Ognuno di loro è nei nostri pensieri e ci sprona ad andare avanti e a cercare di fare sempre meglio.
All’impegno quotidiano sul territorio si aggiunge l’attività di
cura di oltre un centinaio di gatti randagi sparsi per il cantone,
in piccole e grandi colonie (in cui tutti i gatti sono stati
sterilizzati o castrati per evitare anche il proliferare delle
malattie) che sostentiamo grazie anche a chi ci aiuta attraverso la
spesa solidale. Grazie, grazie di cuore per l’aiuto concreto, per
ogni scatoletta, per ogni donazione che va a sostenere le spese
veterinarie. Grazie alle indispensabili famiglie affidatarie che con
tanto impegno danno un vero futuro ai randagi raccolti sul
territorio. Team GAR
Resoconto attività GAR 2012 • 148 gatti randagi sterilizzati e riportati sul territorio di provenienza; • 1 mamma randagia ha potuto trovare rifugio e svezzare il suo piccolo presso una nostra famiglia affidataria. Mamma e cucciolo hanno poi trovato casa insieme;
• 3 cuccioli di ca. 2 settimane
svezzati a mano. ● Richiesta d’intervento delle autorità comunali e cantonali che ha portato alla chiusura e sequestro di un allevamento abusivo di barboncini. Nella stessa situazione sterilizzati 34 gatti, 9 di loro hanno potuto trovare casa, gli altri sono ritornati sul territorio e sono accuditi dai nostri volontari. ● Poschiavo: Campagna informativa “Sterilizzare, perché?”, volantinaggio a tutti gli abitanti. ● 20 Ottobre 2012, giornata di spesa solidale. Raccolti 636 kg di cibo secco e umido.
Altre attività del 2012 visibili sul sito: http://www.centroanimalista.ch/gar.azioni.htm
TOTALE: CHF 30.247.15
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