RESOCONTO GENNAIO-DICEMBRE 2012


 

L’inizio dell’anno è sempre una buona occasione per fare il punto della situazione sul lavoro svolto, sui progressi e gli immancabili fallimenti, con la prospettiva e la volontà di imparare dagli errori e di guardare avanti per cercare un futuro migliore per i gatti randagi ticinesi.

Dobbiamo dire che il 2012 è stato un anno carico di aspettative. Alcune di queste si sono concretizzate come, ad esempio, la delibera dell’Ordinanza municipale e relativa convenzione stretta con il Comune di Arbedo-Castione, per la gestione di tutte le problematiche legate al randagismo e ai gatti in generale. Nel corso dell’anno inoltre una consigliera municipale di Agno ha inoltrato una mozione affinché anche in questo comune ci si doti degli strumenti adatti per affrontare i problemi riguardanti gli animali in generale e i gatti randagi in particolare. Speriamo che queste ed altre incoraggianti trattative attualmente in corso possano proseguire e portare a risultati concreti anche in altri comuni. Sul fronte cantonale invece tutto tace. Sono ormai trascorsi due anni da quando abbiamo presentato il nostro progetto all’Ufficio del veterinario cantonale e ricevuto promesse per cominciare a lavorare su delle linee guida per la gestione del randagismo felino a livello cantonale.

Quello che ci consola è che ormai la gestione del randagismo (cosi come altri temi scottanti in Svizzera, come la caccia ai randagi, le pellicce di cane e gatto o il consumo della loro carne), è arrivata ad un punto di svolta. Grazie al battage mediatico abbiamo potuto far aprire gli occhi all’opinione pubblica su questo e gli altri temi, le cose stanno cambiando e i segnali sono tangibili anche se, purtroppo, c’è ancora chi si ostina a richiedere e ad accondiscendere all’eutanasia per “risolvere” il problema del randagismo o di ogni patologia felina. L’importazione in Svizzera di pellicce di cane e gatto è ormai vietata da alcuni anni, ma dal 1 gennaio 2013 è vietata anche la produzione di queste pellicce sul territorio elvetico. I gatti randagi non sono più specie cacciabile in Ticino; mentre per quanto riguarda il consumo di carne di cane e gatto, non essendoci in merito alcuna legge che lo vieti tra le mura domestiche,  è una pratica purtroppo ancora diffusa in alcune zone dell’Appenzello e del Canton San Gallo, stando a quanto riportava qualche tempo fa un’inchiesta del Tages Anzeiger (e anche QUI), e non del tutto sconosciuta neppure nella Svizzera italiana.

Molta sensibilizzazione è stata fatta anche attraverso conferenze, bancarelle e le giornate di raccolta cibo che sono sempre occasioni di condivisione e approfondimento. Solo la conoscenza e la presa di coscienza delle persone permetterà ai gatti randagi di vedersi riconosciuti i diritti fondamentali all’esistenza e ad una gestione etica delle colonie.

Ma in questo bilancio non vanno dimenticati i mici salvati, tanti, sempre di più! Abbiamo fatto come sempre del nostro meglio, nonostante le difficoltà a rispondere alle numerose richieste di intervento: i volontari sono ancora troppo pochi così come le famiglie disponibili a tenere in casa, per il tempo necessario, i gatti in attesa di un’adozione. Malgrado queste difficoltà, però, siamo riusciti ad aiutare concretamente 245 mici randagi, con cure veterinarie  e trovando loro una nuova casa. Tanti sono anche i gatti che abbiamo aiutato in altro modo, ospitando e ricongiungendo mici dispersi alle loro famiglie; fornendo consulenza, aiuto e sostegno a chi, per cause di forza maggiore, deve occuparsi da solo dei “propri” gatti randagi. Ogni successo tuttavia non può farci dimenticare tutti gli animali che non siamo riusciti a salvare, perché le forze in campo sono troppo poche, perché troppe sono le richieste, perché alcuni gatti, nonostante le nostre cure, non sono riusciti a sopravvivere. Ognuno di loro è nei nostri pensieri e ci sprona ad andare avanti e a cercare di fare sempre meglio.

All’impegno quotidiano sul territorio si aggiunge l’attività di cura di oltre un centinaio di gatti randagi sparsi per il cantone, in piccole e grandi colonie (in cui tutti i gatti sono stati  sterilizzati o castrati per evitare anche il proliferare delle malattie) che sostentiamo grazie anche a chi ci aiuta attraverso la spesa solidale. Grazie, grazie di cuore per l’aiuto concreto, per ogni scatoletta, per ogni donazione che va a sostenere le spese veterinarie. Grazie alle indispensabili famiglie affidatarie che con tanto impegno danno un vero futuro ai randagi raccolti sul territorio.
A tutti gli amici dei gatti, GRAZIE!
Continuate a sostenerci, siamo ottimisti per il futuro, ma solo con il vostro aiuto potremo farlo diventare realtà.

Team GAR

 

Resoconto attività GAR 2012

Interventi sul territorio:
97 gatti randagi sterilizzati e adottati (se adottati da cuccioli, con obbligo di sterilizzazione);

148 gatti randagi sterilizzati e riportati sul territorio di provenienza;

1 mamma randagia ha potuto trovare rifugio e svezzare il suo piccolo presso una nostra famiglia affidataria. Mamma e cucciolo hanno poi trovato casa insieme;

3 cuccioli di ca. 2 settimane svezzati a mano.
 

● Richiesta d’intervento delle autorità comunali e cantonali che ha portato alla chiusura e sequestro di un allevamento abusivo di barboncini. Nella stessa situazione sterilizzati 34 gatti, 9 di loro hanno potuto trovare casa, gli altri sono ritornati sul territorio e sono accuditi dai nostri volontari.

● Poschiavo: Campagna informativa “Sterilizzare, perché?”, volantinaggio a tutti gli abitanti.

● 20 Ottobre 2012, giornata di spesa solidale. Raccolti  636 kg di cibo secco e umido.

Altre attività del 2012 visibili sul sito:  http://www.centroanimalista.ch/gar.azioni.htm

Spese per:
Cure veterinarie/sterilizzazioni:  CHF 29'981.20
Materiale informativo/sensibilizzazione: CHF 265.95

TOTALE: CHF 30.247.15

 

 



Nemo, randagio


Melian e Mousse (Pepe) mamma e figlio, adottati

Tim (Colonia Lucilla)

Minnie salvata dall'eutanasia, adottata