TESTIMONIANZE

 
 

 

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Febbraio 2015

Sirio il micio che ride


Non avrei mai pensato di avere un animale in casa mia. I miei genitori, pur essendo nati e cresciuti in un paesino, non sono mai stato molto amanti degli animali e si potrebbe dire che, mio fratello e io, siamo cresciuti senza sviluppare uno speciale interesse per loro. Sono nato a Madrid e sei anni fa ho lasciato il mio paese per cercare un nuovo futuro. Ho girato Parigi, Londra e finalmente, due anni fa, sono arrivato in Svizzera, a Lugano. Durante questi anni tante volte mi sono sentito un po’ solo. È normale quando ti allontani da tutto ciò che avevi e cerchi di cavartela in nuovi paesi, dove a volte non parli nemmeno la lingua. Penso sia stata quella la ragione che mi ha fatto cominciare a pensare di prendere un animale. Un cane per me sarebbe stato troppo impegnativo. Conoscendo in Ticino tante persone che hanno gatti, ho cominciato a guardarli con altri occhi. In Spagna la gente dice che i gatti "sono traditori", che "non sono affidabili", che sono "troppo indipendenti e fanno solo i cavoli loro", ecc... Ma in realtà mi sembrava che un gatto fosse l’ideale per me, abituato a vivere da solo e con un’anima indipendente.

Ho un amico che ha un bellissimo Blue Russian, e all'inizio pensavo di comprarne uno. Mi piaceva veramente, bello, elegante... Ma un giorno sono andato in un negozio di animali dove avevano "l'angolo degli animali che cercano casa". Erano tutti animali abbandonati, alcuni di loro vecchi, altre un po' grassoni, e la maggioranza semplicemente lasciavano vedere una tristezza infinita. Tutto il negozio era pieno di gente che guardava i cuccioloni, giocavano con loro, li prendevano in braccia... e invece a questi animali praticamente non li guardava nessuno. Io sono rimasto di là tanto tempo guardandoli e mi veniva veramente da piangere. Ed è stato così, quando mi sono reso conto che era una scemata per non dire una crudeltà, comprare un cucciolo quando c'erano tanti animali senza casa. Io avevo sempre sentito parlare del canile, ma non pensavo di farcela con un cane... e poi ho pensato "se c'è il canile... non ci sarà anche il gattile?". Facendo una ricerca veloce sull'internet ho trovato il website del GAR.
Tutti i gatti presenti erano ormai adottati, quasi tutti cuccioloni carinissimi di pochi mesi. Ma c'era ancora un gattone ancora senza una casa, bellissimo ma ormai grande, che aveva come titolo sull’appello "Sirio, il micio che ride", con una foto dove il micio faceva un bel sorriso gigante. Sirio non veniva adottato perché risultato FIV positivo e sembra che tanta gente non vuole un gattino che non sia perfetto. Per me era perfetto!!! Io non avevo mai sentito parlare della FIV, ma quando ho letto che erano gatti che dovevano vivere al chiuso ho capito subito che eravamo la copia ideale. Io vivo in un appartamento e mi faceva un po' di tristezza pensare che un gatto non poteva uscire e godersi la libertà... ma in questa situazione non c'era scelta.
Detto e fatto, ho chiesto informazioni al GAR, all'inizio per capire cosa ci voleva per curare bene un gatto. Io ero preoccupato perché non avevo nessuna esperienza, ma i volontari del GAR sono stati velocissimi e in meno di due settimane Sirio è venuto a vivere da me. O da lui, perché mi sa che la casa è diventata ormai sua!

 Questo è successo alla fine di settembre di 2014. Sono quattro mesi che vivo con Sirio e andiamo talmente d'accordo che sembra che siamo stati insieme tutta la vita. Quando sono a casa è sempre su di me, sul divano, sul letto, sulle mie gambe quando sono seduto al tavolo. Quando arrivo a casa dal lavoro corre verso la porta e mi fa un sorriso come quello della foto. Quando si avvicina l'ora di dormire corre al letto e mi aspetta di là, e tante volte dormiamo abbracciati! Fa tantissime fusa, tutto il giorno e sembra felice.

Ancora mi sembra veramente straordinario avere un altro essere vivo a casa. Ho anche cominciato a capire come è possibile comunicare con un animale, capire cosa vuole, di cosa ha bisogno... e anche loro capiscono te. Sirio sembra sapere quando mi sento triste o agitato e allora mi coccola. Non avrei mai pensato che fosse così facile avere un amico gattone a casa e che ti potessero rendere così felice.

 Adesso, l’unica cosa che mi chiedo è se in realtà ho adottato io un gatto nel bisogno... o un gattone bellissimo ha adottato un umano che era da solo.

Victor U.

 

 

 

 

Dicembre 2013

Ludwig e Madiba, 2 destini che s'incrociano

Piatola (ora Madiba) l'abbiamo conosciuto su FB perché cercava casa in quanto si è scoperto FIV+, mentre era già convivente con un gatto negativo. È veramente remota la possibilità che gatti FIV+ e gatti sani già conviventi e che quindi non litigano e non si accoppiano, possano contagiarsi, anche vivendo a stretto contatto. Comunque sia Piatola era in cerca di casa e così anche Romeo (ora Ludwig), gattone di una certa età, abbandonato nel quartiere causa trasloco e accudito da una ragazza che abita in zona: conosciuta la sua storia, ha iniziato a dargli da mangiare e gli ha procurato un riparo. Una situazione comunque non ideale, visto che appunto, a seguito di una visita veterinaria in cui è stato anche sterilizzato, era risultato FIV positivo e perciò anche lui cercava una nuova casa.

Un giorno veniamo contattati da una persona che ci fa una richiesta inaspettata quanto mai opportuna e cioè la volontà di adottare due gatti FIV positivi, visto che viveva in appartamento.

Sembravano tutti e tre fatti l'uno per l'altro, i gatti più o meno della stessa età che avevano la possibilità di iniziare contemporaneamente una nuova vita e una persona con un cuore grande così, col desiderio di dare una zampa a mici in difficoltà. Dopo le valutazioni del caso su come meglio agevolare la loro introduzione e convivenza, abbiamo provveduto a farli conoscere e così entrambi sono stati adottati e ben presto Madiba e Ludwig sono diventati amici, per la gioia di tutti.

 

Testimonianza

 

Adozione di Madiba (8 anni) e Ludwig (tra i 5 e 10 anni) gatti FIV+

La motivazione dell'adozione dapprima era legata alla paura della gente ad adottare questi micioni (non sono assolutamente contagiosi per l'uomo) e quindi alla difficoltà che questi trovassero casa non volevo assolutamente fossero in futuro soppressi e amando tutti i gatti non c'era nessun motivo per non prenderli!

Inoltre vivendo in appartamento avevo l'habitat ideale per loro!

Ho preso i gatti da due luoghi diversi lo stesso giorno, Ludwid era stato abbandonato e Madiba veniva da una famiglia. Devo dire che dopo pochi giorni di adattamento si sono ambientati benissimo e sono dolcissimi!

Li ho portati dal veterinario che li ha trovati in salute e l'unica accortezza suggeritami è stata di evitargli situazioni di stress e se possibile tenerli in casa. Non necessitano vaccinazioni o cure particolari e quindi se amate i gatti dovete amarli tutti.

Un saluto Andrea, Ludwig e Madiba
 



 


 

Dicembre 2011
Nerino, quando le fusa vincono la paura

Nerino, il micio di 6 mesi più dolce che ci sia, proviene da una colonia di cui ci stiamo occupando. È stato ritrovato che zoppicava e trascinava una zampina. Portato subito dal veterinario hanno riscontrato un femore rotto e purtroppo è risultato anche FELV positivo. Quanta sfortuna per un povero e meraviglioso randagio che adora il contatto umano facendolo capire con enormi fusa a chiunque gli arrivi a tiro! Abbiamo fatto operare Nerino per la frattura alla zampa, tutto è andato per il meglio e presto recupererà completamente. Abbiamo atteso e ripetuto il test per avere conferma del risultato che ha dato di nuovo positivo alla leucemia. Mentre cominciavamo a guardarci attorno per trovare un'adozione o almeno uno stallo possibile per la fine della sua convalescenza, allo studio veterinario è arrivata una coppia che da poco aveva perso il proprio gatto molto anziano e gli è stato proposto di adottare Nerino. Certo la FELV non perdona, ma Nerino è sano e potrà vivere i suoi anni come un qualsiasi altro micio. Dopo averci pensato, ma soprattutto dopo averlo incontrato, non hanno avuto più dubbi e hanno deciso di adottarlo. L'amore può vincere su tutto, se lo lasciamo vivere...


Aggiornamenti
Dicembre 2013

Abbiamo avuto buone notizie da parte della famiglia che ha adottato Nerino, in occasione della visita veterinaria di routine. Ebbene Nerino sta benissimo ed é in splendida forma! La cosa più bella è che la sua famiglia ha deciso di adottare un'altro micio FELV per fargli un po' di compagnia. Una splendida idea!
 

 



GAR chiude il 2009 in bellezza e salva un gatto FIV!!

Nel giro di 20 minuti abbiamo trovato una sistemazione per un gatto FIV portato dal veterinario questa mattina per essere soppresso.

Ha 6 anni, maschio non castrato... non stupisce che presto o tardi si sarebbe infettato.
Abbiamo contattato una persona bellissima che si era messa a disposizione per adottare un micio FIV e così la mattina successiva è andata dal veterinario a prenderlo. Nel frattempo il micio verrà castrato e bisognerà curargli una leggera otite.
Il gatto è abituato ad uscire e quindi bisognerà vedere se si adatterà alla sua nuova situazione.
Nel caso contrario abbiamo già una soluzione alternativa, ma intanto daremo tempo e modo alla situazione di fare il suo corso.

Ringraziamo di cuore il dott. Gabucci che pur di salvare questo micio si accollerà le spese della castrazione e ciò che a questo micino servirà a livello veterinario e naturalmente ringraziamo Chantal e Dimitri che hanno scelto di dare una possibilità a questo micio. Bel modo di chiudere l'anno!

Aggiornamenti
Gennaio 2010
I primi giorni il povero Fiocchetto era piuttosto spaventato: ringhiava e soffiava e purtroppo faceva i bisogni ovunque fuorché nella cassetta. Qualche veloce suggerimento e un po' di pazienza da parte della famiglia e finalmente Fiocchetto ha imparato l'utilità della cassetta e questo primo grande problema si è risolto.
Ogni giorni fa dei piccoli progressi, già dopo 24h ha smesso di soffiare e ringhiare anche se rifiutava il contatto fisico.
Abbiamo consigliato di lasciarlo nel suo brodo perché si tranquillizzasse e facesse lui il primo passo che non si è fatto comunque attendere. Ben presto ha iniziato a chiedere carezze e e coccole e nei mesi successivi è diventato il re di casa!
La cura omeopatica ha dato anche buoni risultati per la guarigione dall’otite.
Siamo in costante contatto con Chantal e Dimitri e anche dalla foto che ci hanno mandato si vede che Fiocco (così è stato ribattezzato) ha trovato la sua dimensione e si potrà godere ora il resto della sua vita. E pensare che volevano sopprimerlo...


 

 



La storia di Balù e Milla!

Non so come avrei reagito all’idea di convivere con gatti FIV positivi, se alle spalle non avessi avuto l’esempio vivente di una cara amica che con 2 gatte positive ci conviveva già da anni.
Il desiderio di vivere con un gatto l’ho sempre avuto; ma dovendo vivere in piccoli appartamenti ed essendo fuori spesso per lavoro, lo escludevo. Un gatto ha bisogno di spazio, di poter uscire….
L’idea è partita dalla stessa amica, che mi ha reso consapevole che per un gatto positivo éè sicuramente meglio vivere in un piccolo ambiente ma con una compagna che lo cura e lo coccola, piuttosto che essere soppresso. Non senza sensi di colpa e dubbi di ogni genere, ho così deciso di iniziare questo nuovo viaggio.
Vivo con Balu’ da 2 anno e mezzo, e con Milla da 2 anni.

Vivere con gatti positivi non è nulla di diverso che vivere con gatti normali. Non hanno bisogno di cibo speciale, di cure speciali, di attrezzature speciali. Bisogna solo tenere a mente che il loro sistema immunitario è debole, e quindi bisogna evitargli stress e malattie. Inoltre bisognerebbe evitare che escano da soli perché potrebbero litigare con altri gatti e contagiarli. Quindi dovendo stare sempre in casa è anche piuttosto difficile che si ammalino, o che si stressino.
Io nutro i miei gatti con cibo naturale il più possibile come farei del resto con un gatto sano.
Faccio fare a loro visite di controllo ogni 6 o 8 mesi, per poter prendere per tempo una qualsiasi infezione o carenza, ma soprattutto per una mia tranquillità, e non per necessità. A un gatto sano avrei fatto fare la visita una volta all’anno.
Per la loro malattia non devono prendere nessun medicinale particolare o fare cure specifiche. Anzi, il mio veterinario cerca di evitare il più possibile di dare loro medicinali, che se fanno bene da una parte fanno loro male dall’altra. E preferisce anche non vaccinarli, sarebbe inutile dato che tanto non escono (se non qualche volta per la passeggiatina nel giardino di sotto).
Economicamente non spendo più soldi per il fatto che sono gatti positivi.
Caratterialmente sono gatti esattamente uguali agli altri; sono agili e arzilli, pieni di vita, di curiosità, sono coccoloni, pasticcioni, dormiglioni…. I miei si vogliono un gran bene, si sono accettati dal primo minuto, mangiano insieme, dormono insieme, si leccano, mi leccano, giocano tra loro e con me e con gli ospiti che vengono a trovarci. Chiunque li conosce se ne innamora, sono così simpatici e dolci….
Non sono assolutamente pericolosi per l’uomo. Per gioco o per sbaglio quasi ogni giorno mi trovo addosso un graffietto, a volte trovo la Milla leccare il cibo nel mio piatto e lo mangio comunque. La trovo a bere nel mio bicchiere e ci bevo comunque. Mi da i bacini sulla bocca e li ricambio….E sono sana.
Ora sono molto riconoscente a chi mi ha aperto la strada e soprattutto a chi ha fatto sì che questo sogno che sto vivendo si sia potuto realizzare: a chi ha scelto di non far sopprimere Balu’ e la Milla, a chi ha cercato una persona disposta ad accoglierli, e a chi ha scelto me come privilegiata.
Spero che la mia esperienza sia da esempio, come loè stata per me quella della mia amica.
Perché possa far capire che vivere con un gatto positivo non è vivere con un gatto diverso. Assicuro che ci si dimentica che si sta vivendo con gatti malati, perché in niente la loro malattia si manifesta.”
S.N.


 

 



Gea e Minou
"Le mie due gattone, Gea e Minou, vengono da un laboratorio di vivisezione, dove sono state appositamente infettate per renderle FIV positive. Hanno vissuto quasi 6 anni in gabbia, senza affetto, perché per i vivisettori che fanno inutili esperimenti su animali gli animali sono solo strumenti, cose; quando i vivisettori hanno deciso che "non servivano più” è stato per fortuna possibile adottarle.
Quando sono arrivate a casa mia, tre anni fa, erano spaventatissime, ho dovuto costruire loro una specie di "tana" con stoffe e cuscini in cui potessero stare nascoste. E lì sono state per qualche settimana, uscendo solo quando io non ero in vista...
Di salute, nonostante siano FIV positive, stavano bene quando le ho adottate, e stanno bene tutt'ora. Di carattere, sono cambiate molto.
All'inizio non erano nemmeno capaci di giocare, e quando una delle due, Gea, la più estroversa, quella che per prima ha superato la paura, tentava di giocare, l'altra si spaventava e credeva di essere attaccata davvero. Dopo un po' hanno imparato a fare la lotta tra loro, giocare con le palline di carta e i topi finti.

Gea e' diventata affettuosissima, vorrebbe essere accarezzata in continuazione, e anche quando vede un estraneo, gli si avvicina per farsi coccolare, non ha paura di nessuno, vuole solo rifarsi del tanto affetto perduto in anni di gabbia.
Minou e' rimasta timida, dagli estranei non si fa vedere, e anche con me si fa coccolare solo quando vuole lei, ma quando decide... e' dolcissima, e si vede che le coccole se le gusta tutte!

Stanno sempre in casa, perché qui non c'è un giardino, e sono del tutto sane, qualche raffreddore di quando in quando si è sempre risolto subito.
Gea un anno fa si e' ammalata di cancro mammario, che non ha comunque nulla a che vedere col suo essere FIV, ma ha superato benissimo l'operazione di asportazione del tumore, la FIV non le ha creato problemi nemmeno in questo, e ora è sana e vispa come prima.
Insomma, la FIV non è assolutamente una malattia che renda invivibile la vita dei gatti. Si tratta di un virus che danneggia le difese immunitarie, quindi un gatto FIV positivo è particolarmente soggetto a problemi a denti e gengive, o raffreddori e bronchiti, ma entrambe queste malattie sono controllabili senza problemi con antibiotici. Le mie non hanno avuto nemmeno questi problemi, un paio di raffreddori in 3 anni, ma non particolarmente forti.
I gatti FIV positivi possono vivere fino a 10-12 anni e oltre, come i gatti sani. Quindi consiglio a tutti coloro che non hanno già dei gatti di adottare un gatto FIV positivo, anzi due, così si fanno compagnia, in modo da dare una casa a gatti che nessuno vuole solo per ignoranza."
M.B.